La nostra storia birraria è breve e molto semplice: è la storia degli infiniti altri che hanno cominciato ad interessarsi di qualcosa e poi ne sono stati attratti sempre di più al punto di rimanerci invischiati definitivamente.
E’ la storia di quelli che hanno iniziato per curiosità a leggere qualche post su internet e subito dopo hanno approfondito, indagato, letto e provato e poi hanno dedicato sempre più tempo a quella curiosità, diventata poi hobby e trasformatasi velocemente in qualcosa che ne ha assorbito completamente le energie e i pensieri.
Come i tantissimi poi la cui passione non si è consumata velocemente, o non è stata superata da un nuovo e più attraente interesse, aiutati magari da un carattere combattivo e piuttosto determinato, abbiamo accantonano la sicurezza delle professionalità acquisite per affrontare la sfida della curiosità fattasi impresa.
L’inizio
Strano a dirsi, ma la nostra storia ha preso il via in un momento preciso. Non è accaduto sulla via recta di Damasco ma all’ Augustiner bräustuben di Salisburgo che Claudio è stato fulminato dall’atmosfera festosa e dagli ampi saloni del convento pieni di persone vocianti. Tutte, ma proprio tutte, con il grande boccale di ceramica colmo della birra dei monaci. Proprio la gran quantità di birra spillata quella sera in un atmosfera particolarmente serena ha fatto nascere la curiosità verso la bevanda che fino ad allora, a dire il vero, per Claudio aveva sempre avuto un ruolo marginale. Le prime ricerche su internet, già dal giorno seguente, hanno reso evidente che c’era un mondo di appassionati che produceva la birra da sé, a casa propria, con kit molto semplici spesso utilizzando estratti già pronti all’uso. E così le prime birre sono state prodotte in casa, macinando da subito i grani, migliorando velocemente l’attrezzatura rudimentale per arrivare alla ventina di litri di birra quasi tutta smaltita da parenti ed amici. In quegli anni la passione è cresciuta con lo studio e l’approfondimento e l’entusiasmo per la materia in tutte le sue espressioni è salito alle stelle.
Il birrificio clandestino
L’entusiasmo, si sa, è contagioso e niente è più divertente di chiudersi in casa a fare birra con gli amici. Domenico e Massimo hanno resistito poco o nulla al contagio e presto hanno condiviso con Claudio la passione e l’interesse per la birra.
Dopo qualche cotta domestica, la necessità di maggior spazio e di un’attrezzatura più adeguata ci ha spinto ad allestire un vero e proprio birrificio in miniatura in un box auto. Bellissimo rifugio per i tre amici, vicino casa, a Mostacciano, (quartiere alla periferia sud di Roma) dove trovarsi per giocare con la loro passione comune.
Il box è stato isolato termicamente e dotato di energia elettrica, acqua, scarico, climatizzatore; ci siamo dotati di lavandino e tavolo da lavoro in acciaio inox, frigorifero da 1400 litri e cella frigorifera nonché della mitica Marican da 90 litri che abbiamo tenuto (e che teniamo ancora) con tutte le cure ma che abbiamo fatto lavorare decine e decine di volte per affinare le migliori ricette delle precedenti produzioni casalinghe. La grande quantità di birra prodotta in questo modo non è andata mai sprecata, i giudizi della platea sempre più estesa delle “cavie” sono andati progressivamente migliorando e siamo stati incoraggiati a proseguire.
La nascita di Mustacanus
Il vero anno di svolta nel nostro cammino è sicuramente il 2014: è in quell’anno che abbiamo avuto la fortuna di entrare in contatto con un vero esperto di birra e degustatore titolato. Francesco lo abbiamo incontrato più volte per avere un giudizio qualificato sulle nostre produzioni: le ha giudicate “pulite” e “ben fatte”, ci ha aiutato a capirne le sfumature e questo ci ha permesso di apportarvi ulteriori ritocchi.
In quei momenti passati al pub a parlare di birra, di produzione, di birrifici ed eventi birrari, ci siamo convinti che era arrivato il momento di sottoporci ad un esame più impegnativo: produrre e vendere le nostre birre.
Il 13 Gennaio 2015 abbiamo fondato Mustacanus s.r.l.s. e cominciato a produrre in un impianto nei pressi di Roma. Il nome Mustacanus in latino significa mosto da cui deriva il nome del quartiere Mostacciano: bellissima coincidenza!
Al momento le birre sono diventate 3 e le quantità prodotte e vendute superiori alle attese più ottimistiche: ottimo viatico per continuare a far bene e conferma dell’ importanza dell’approccio scrupoloso avuto finora.